Cattedrale di Siracusa.
L'elegante facciata barocca del Duomo di Siracusa cela al suo interno uno dei più celebri e meglio conservati monumenti in stile dorico della Sicilia: il tempio di Atena.
Del tempio greco, voluto dal tiranno di Siracusa Gelone nel 480 a.C., per ringraziare la dea della Sapienza della vittoria conseguita ad Imera contro i cartaginesi, si possono ancora vedere quasi tutte le colonne del peristilio e parti della mura della cella. Queste, nel VI secolo d.C., furono inglobate alla chiesa bizantina che si sovrappose all’originaria struttura templare dell’edificio. I Bizantini innalzarono delle mura solide nello spazio tra le colonne e aprirono otto archi sulle pareti dell’antica cella, trasformando, così, il tempio in una basilica cristiana a tre navate che consacrarono alla Vergine Maria.
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Date 14/08/2022
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I mosaici dell'abside del Duomo di Pisa.
Capolavoro del romanico, in particolare del romanico pisano, il Duomo di Pisa rappresenta la testimonianza tangibile del prestigio e della ricchezza raggiunti dalla repubblica marinara di Pisa nel momento del suo apogeo.
L'interno a cinque navate è rivestito di marmi bianchi e neri, con colonne monolitiche di marmo grigio e capitelli di ordine corinzio. Solo una parte degli interventi decorativi medievali sono sopravvissuti all'incendio del 1595. Tra queste è l'affresco con la Madonna con Bambino del pisano Maestro di San Torpè nell'arco trionfale, e sotto di esso il pavimento cosmatesco.
Il grande mosaico absidale raffigurante Cristo benedicente con la Vergine e S. Giovanni Evangelista è opera di Francesco da Pisa e completato con il volto di San Giovanni da Cimabue nel 1302. Proprio il San Giovanni Evangelista fu l'ultima opera realizzata da Cimabue prima della morte e l'unica di cui esista una documentazione certificata. Il presbiterio evoca i mosaici delle chiese bizantine e anche quelle normanne, come Cefalù e Monreale, in Sicilia.
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Date 11/08/2022
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La cappella superiore della Sainte-Chapelle, Parigi.
E’ uno dei più importanti monumenti dell'architettura gotica, costruita per volere di Luigi IX come cappella palatina del medievale palazzo dei re di Francia al fine di custodirvi la Corona di spine, un frammento della Vera Croce e diverse altre reliquie della Passione che il sovrano aveva acquisito a partire dal 1239.
La cappella, ultimata tra la fine del 1248 e i primi mesi del 1249, era stata concepita come un vasto reliquiario quasi interamente vetrato, distinguendosi per l'eleganza e l'arditezza della propria architettura, che si manifesta attraverso una notevole altezza e la soppressione quasi totale della muratura al livello delle finestre della cappella superiore.
Per gli elementi decorativi fu fatto particolare ricorso alla scultura, alla pittura e all'arte vetraria. È per le immense vetrate istoriate che, ancora oggi, la Sainte-Chapelle si fa ammirare nonostante abbia perso la sua funzione originaria dopo essere stata spogliata delle sue reliquie durante la Rivoluzione francese.
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Date 30/07/2022
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Il chiostro della chiesa di Saint-Trophime, Arles, Francia.
L'attuale chiesa fu edificata tra il 1100 e il 1152, e dedicata a Saint Trophime, primo vescovo della città. Nel 1178 l'imperatore Federico I Barbarossa qui venne incoronato re di Arles.
Il complesso edificio comprende diverse costruzioni collegate dalle gallerie del prezioso chiostro: la prima galleria, sul lato nord, venne completata alla fine del XII secolo, mentre la seconda davanti al dormitorio risale agli inizi del XIII secolo. La decorazione scolpita di queste prime due gallerie è particolarmente ricca e rappresenta i temi del mistero pasquale e dei santi patroni della chiesa locale e gli episodi della vita di Gesù.
Il chiostro venne chiuso con altre due gallerie di stile gotico nella seconda metà del XIV secolo. Nella prima il tema della decorazione dei capitelli raffigura la vita di San Trofimo, mentre nella seconda si mescolano episodi biblici con culti locali.
Il corpus iconografico del chiostro comprende oltre 70 scene scolpite sui capitelli delle colonnine che delimitano le quattro gallerie.
L'analisi dei capitelli ha appassionato numerosi studiosi: per decifrare correttamente le immagini dei capitelli occorre far ricorso a tutto il bagaglio di conoscenze bibliche e di cultura medievale.
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Date 11/07/2022
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