✨ Le MERAVIGLIE di VENEZIA: LE NOZZE DI CANA, immensa tela del #VERONESE
ℹ️ Tra agosto e settembre del 1797, Le Nozze di Cana, tela di Paolo Veronese destinata al monastero benedettino sull'isola di #SanGiorgio Maggiore a #Venezia, venne requisita da #Napoleone Bonaparte, tagliata in più parti e trasportata a Parigi, con un viaggio durato quasi dieci mesi.
🔹 Da allora il dipinto di Veronese è conservato al Musée du Louvre, proprio di fronte alla celebre #MonnaLisa di #Leonardo.
🔹 Inutili i tentativi di farselo restituire: fallì anche Antonio #Canova nel 1815, e in quell'occasione fu offerto in cambio Il convito in casa di Simone (oggi alle Gallerie dell'Accademia di Venezia) di Charles Le Brun, pittore di corte di Luigi XIV. In effetti, secondo il critico inglese John Ruskin «era buono al massimo per fare da cassa da imballaggio» all'opera del Veronese.
🔹 Ancora oggi Le Nozze di Cana è ritenuto uno dei più grandi capolavori pittorici del mondo: non appena ultimato, nel 1563, il dipinto divenne subito una delle meraviglie della città, tanto che nella prima guida “tascabile” alla pittura dei grandi maestri italiani curata da Giacomo Barri (Viaggio pittoresco, 1671) si legge che «chi viene a Venetia, e si parte senza vederlo, puol dire, che non hà visto niente».
🔹 Le Nozze di Cana che vediamo oggi nel Cenacolo Palladiano della Fondazione Giorgio Cini è un fac-simile in scala 1:1, indistinguibile ad occhio nudo dal dipinto conservato al Louvre, ottenuto grazie alle più sofisticate tecniche di riproduzione ad opera di Adam Lowe, artista britannico fondatore dell’atelier Factum Arte.
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