L’autunno è la stagione perfetta per leggere: il camino acceso, una tazza di tè caldo, il battito della pioggia contro la finestra. Ma quali libri leggere in questa stagione?
➡️I racconti di Anton Cechov: questo scrittore russo è l’amico perfetto per farvi compagnia nelle sere autunnali. Il periodare limpido, apparentemente dimesso di Cechov, fatto di delicate stoccate e chiari di luna di chopiniana memoria, vi pervaderà di malinconico languore, di una sonnolenta dolcezza. L’autunno è la stagione della malinconia e chi meglio di Cechov potrà farvi assaporare la dolcezza di questo stato d’animo?
➡️Cime tempestose di Emily Bronte: immaginatevi terreni scoscesi e solitari. sferzati da venti ululanti; quando fuori piove, davanti al camino acceso, con una bella tazza di tè fumante in mano, vi farà piacere vagare assieme a Cathy ed Heathcliff nella loro brughiera selvaggia. Ma Cime tempestose è innanzitutto una grande storia d’amore, la storia di un amore passionale, violento, burrascoso, senza speranza.
➡️ Falò d’autunno di Irene Némirovsky: anche questo classico parla di una grande storia d’amore tra la giovane Thérèse e Bernard, un soldato volontario durante la Prima guerra mondiale. L’autunno è la metafora del cambiamento. I falò accesi nei campi preannunciano le prove che i due protagonisti dovranno affrontare.
➡️ Colori d’autunno di Henry David Thoreau: questo libro è consigliato a tutti gli amanti della natura. Thoreau descrive la metamorfosi della terra che si spoglia della sua veste luminosa, dei suoi gialli, dei suoi verdi, dei suoi azzurri e si riveste dei colori dell’autunno. Per Thoreau la natura è qualcosa di vivo, di tangibile, qualcosa da assaporare, in cui immergersi, in cui entrare in comunione.
E voi cosa amate dell’autunno?
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➡️ La caduta di Camus: se avete amato le atmosfere delle Memorie dal sottosuolo, dovete leggere anche Camus. Il romanzo si sviluppa attraverso un lungo, morboso monologo interiore, un monologo che è innanzitutto una confessione, la confessione di un uomo che confessa le sue colpe. «Ho capito che la modestia mi aiutava a brillare, l’umiltà a vincere e la virtù a opprimere,» confessa l’anti eroe di Camus che aveva un grande debito nei confronti dello scrittore russo.
➡️ “L’ultimo giorno di un condannato a morte” di Victor Hugo. Hugo esercitò una grande influenza su Dostoevskij. Questo breve romanzo anticipa uno dei temi più cari a Dostoevskij: la critica alla pena di morte. Dostoevskij descrisse nell’Idiota cosa prova un uomo condotto sul patibolo, e sé quelle pagine con la loro straordinaria forza vi hanno commosso, non potrete non amare questo romanzo di Hugo.
➡️Romanzo con Cocaina di M. Ageev: questo romanzo, dimenticato e riscoperto da poco da @gog_edizioni ha un’impronta tipicamente dostoevskiana, di cui Ageev era un grande estimatore. Il romanzo descrive i conflitti psicologici del protagonista, innumerevoli sono gli omaggi e i richiami a Delitto e Castigo, ma nell’opera c’è anche molto della disarmante, morbosa sincerità dell’uomo del sottosuolo. L’adolescente di Ageev è intrappolato in un bozzolo di solitudine, incattivito da uno strisciante senso d’inferiorità, di cui è dolorosamente consapevole. Vi ricorda qualcuno?
➡️ Sanguina ancora di Paolo Nori: questo saggio non ha quasi bisogno di presentazioni. Leggetelo, leggetelo se amate Dostoevskij, per ascoltare la voce di chi è rimasto stregato da Dostoevskij fin da ragazzo, una voce che vi guiderà in un viaggio nella mente e nel cuore del più grande scrittore russo dj sempre.
➡️Continua nei commenti:
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✨️ Buon inizio Agosto cari lettori.
Questo mese per mancanza di tempo, e di voglia ho optato come immagine del post, una semplice onda,di un mare a me sconosciuto. Anzi no, quest'anno per la prima volta dopo sei anni sono riuscita a tornare a casa giusto il tempo di farmi un tuffo a mollo e rientrare dalla mia cara ,amata e fredda Liverpool.
🌟Luglio è stato per me un mese pieno di ansia e stress. In primis mi sono licenziata e tra qualche settimana inizierò un nuovo lavoro. Sono emozionata e spaventantata allo stesso tempo.
❗️Ma tagliando corto, non ho letto granché, e per di più non sono rimasta neanche tanto soddisfatta.
📚Iniziamo con le prime letture in cartaceo:
-Il Manoscritto e C'era due volte. Letti consecutivamente, mi è sembrato di impiegarci un'eternità. Storie su storie, intrecci su intrecci...MI sono confusa. Sto preparando i post ma ho bisogno di un ripasso.
-Central Park. Libro che ha riscosso molto successo ma a me piace andare contro corrente. Assolutamente no! Penso che lo rimetterò in vendita.
🎧Procediamo con gli Audible:
-Buio e Le guerre di Anna. Io amo Trincia, amo cosa racconta e come racconta. La sua voce mi trasmette calma nonostante si tocchino argomenti cupi. Ho però finito tutti i suoi podcast e ora ho l'ansia.
-La mia ossessione. Niente mi arrendo, Dorn non fa per me. Gli ho dato più di un occasione e ha fallito anche in questo caso.
📙Collaborazioni:
- La mia favola a metà, di cui è già uscito il post
-S the Reset , ancora in lettura e ve ne parlerò presto.
❓️Come sono andate le vostre letture? Ne avete letto qualcuno di quelli qui elencati? Vi aspetto nei commenti ❣️
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Perché Nabokov?
Non vi parlerò di Lolita, il più famoso, iconico romanzo di Nabokov e neanche delle Lezioni di letteratura russa, un testo che dovrebbe far parte della biblioteca di ogni lettore che desideri scoprire cosa significa leggere, ma vi parlerò di Nabokov.
È un autore difficile, diranno molti. Tanti letto Lolita e l’hanno trovato immorale. Altri rimproverano a Nabokov di scrivere romanzi difficili. Non sbagliano. Nabokov è un autore difficile, nel Dono, ultimo capolavoro di questo grande scrittore, la trama è pressoché assente, la storia è il racconto di un intellettuale russo emigrato a Berlino, che ha la passione per gli scacchi e frequenta altri emigre russi. Non succede nulla. Davvero. Ma allora perché leggere Nabokov?
Ci sono libri che hanno trame entusiasmanti ma sono scritti in modo mediocre. Libri dove la trama e lo stile si fondono in modo perfetto. Sono i capolavori. E libri dove non è la storia ma il modo in cui è narrata che fa la differenza. Nabokov appartiene a quest’ultima categoria. C’è qualcosa di erotico nella prosa di Nabokov.
Con un alternarsi di audaci metafore e descrizioni surreali, dove la persona umana è colta con grovigli di gambe, misteriose scarpette a punta, languidi guanti, insomma tutti quei topoi stilistici che rendono inconfondibile e inimitabile la penna di Nabokov, olfatto, vista, udito, gusto, tatto ricevono come una scossa. Se avrete la pazienza di lasciarvi accarezzare, sedurre lentamente e infine cullare dalla scrittura di questo autore, egli vi farà assaporare le delizie, il piacere di una prosa ben fatta. Ringrazio @telling_books per avermi fatto usare questo bellissimo scatto, sul suo profilo troverete tanti bei classici da scoprire.
E voi cosa ricercate in un romanzo? La trama o lo stile?
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