"È un'immagine superiore alle altre, come il dipinto più famoso di Da Vinci, la Gioconda", ha scritto con un pizzico di immodestia #RonGalella, padrino dei paparazzi americani, a proposito della sua fotografia più famosa, la “Windblown Jackie”. Era il 1971 a New York e #Jackie, in procinto di prendere un taxi, era stata immortalata con un sorriso accennato, mentre una brezza soffiava da dietro e le scompigliava i capelli. C’è una strana ironia nel fatto che la fotografia più famosa di #JackieOnassis, vedova del presidente Kennedy, la immortali senza gli irrinunciabili occhiali da sole dietro i quali preferiva nascondersi.
L’appeal degli occhiali da sole portati da personaggi famosi ha avuto inizio sulla Costa Azzurra negli anni '30 tra il lusso e la stravaganza del circolo di Coco Chanel. Il jet-set della Riviera era un'élite ben nota e influente, ma non godendo dell'esposizione di massa e del potere di essere desiderabili come le celebrità che si stavano gradualmente facendo largo a Hollywood, non interessavano davvero ai fotografi o al pubblico. Gli attori erano sempre illuminati e abbagliati dalla luce della modernità: i fari dei set, i flash dei fotografi, il sole di Los Angeles e il glamour scintillante dei luoghi che frequentavano nel tempo libero. Gli occhiali da sole con i quali si riparavano gli occhi non solo connotavano modernità, ricchezza, status, tempo libero e alludevano a un gioco di identità nascoste, a partire dagli anni ’40 erano diventati sinonimo di celebrità, ovvero di una persona perennemente sotto i riflettori.
📷 Getty Images
1. Ron Galella mostra lo scatto di Jackie Onassis “Windblown Jackie”.
2. Joan Crawford lascia il camerino indossando un paio di occhiali da sole.
3. Marlene Dietrich mangia alla Paramount Cafeteria nel 1938.
4. Frank Sinatra e Ava Gardner a Londra nel 1952.
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