Con ben mezzo chilometro di diametro, è in assoluto il telescopio più grande e sensibile sulla faccia della Terra. Del resto lo dice il suo nome stesso: “Five hundred meter Aperture Spherical Telescope”, per gli amici FAST. Si tratta di una gigantesca antenna radio collocata in una depressione carsica naturale nella provincia del Guizhou, nella Cina meridionale. Completato nel 2016, FAST ha strappato il record di “le dimensioni contano” al radiotelescopio di Arecibo (pace all’anima sua).
FAST ha una sensibilità pari a 3 volte quella di Arecibo nelle basse frequenze, e inoltre è in grado di osservare aree di cielo più grandi in una volta sola. È quindi lo strumento perfetto per individuare possibili segnali radio extraterrestri di origine artificiale, compito che questo eclettico radiotelescopio porta avanti dal 2020 grazie a una collaborazione tra l’Università Normale di Pechino e l’Università di Berkeley, in California.
Come si riconosce un possibile segnale radio artificiale? Tipicamente si guarda la sua larghezza di banda. Se l’intervallo di frequenze del segnale è molto stretto, difficilmente sarà prodotto da fenomeni naturali. È proprio questa caratteristica che ha attirato l’attenzione di alcuni segnali radio catturati da FAST: due gruppi di segnali scoperti due anni fa e un segnale rilevato quest’anno, tra l’altro durante una campagna di osservazione di pianeti extrasolari.
Significa che abbiamo trovato gli alieni? Calma, calma. Questi dati andranno ovviamente rivoltati come calzini e soprattutto ne andranno raccolti altri tramite osservazioni successive. La possibilità che siano semplici interferenze radio terrestri è molto alta, e anzi al momento è lo scenario più probabile. Però è bello vedere l’«erede» di Arecibo darsi così tanto da fare!
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